martedì 6 aprile 2010

Viaggio verso il nulla — 9a puntata

«Adorata amica mia, qui nel nulla vorrei da te un chiarimento, ancora una volta».

Lei lo guardò accennando un sorriso sapiente, pronta a rispondere a qualsiasi domanda. Dopo l'amore, argomento complesso e alquanto controverso, nulla sembrava spaventarla.

«Chiedimi pure...»

«Legato all'amore, mi piacerebbe che cosa pensi del desiderio. Se è vero che l'argomento riguardi soltanto me, peraltro in maniera negativa.»

«Ti sorprenderà non poco che questo stato dell'io mi tocca non poco. Non si tratta soltanto di un impulso, un'affezione. La lotta o la soddisfazione di ciò che a cui si anela ha avuto un vasto seguito nei filosofi del passato. Pensa soltanto a tutte le sfumature di significato che esistono tra l'atarassia e il più grande dei desideri.»

«“Il più grande dei desideri”? Alludi alla ricchezza, quella dell'onnipresente Re Mida in Topolino?»

«Sei sempre il solito pasticcione. Che c'entra l'oro con l'immortalità?»

«Già, chi non vorrebbe essere immortale? Non sarebbe triste veder morire figli, nipoti...?»

«Non divagare. Il desiderio fa parte di ognuno di noi. Dal sesso in giù, se vogliamo metterla sul piano della qualità.»

«Su questo mi trovi completamente d'accordo!»

«Non ne dubitavo. Anche se l'ideale è sempre superiore, mentre i bassi desideri dovrebbero trovarsi, appunto, un po' più in basso.»

Il suo sguardo mutò verso un'espressione di compatimento piuttosto che di sfida. Lei gli voleva bene, in fondo, ma su certi temi le loro opinioni divergevano non di poco. Ma il fatto di considerare il sesso come qualcosa di alto l'aveva sorpreso non poco.

«Non credere che il desiderio non possa rappresentarsi come sofferenza. Immaginalo come un'irrefrenabile compulsione a soddisfare desideri sempre più numerosi e vani, fino a diventare una vera e propria patologia. Pensa al Nirvana buddista come allo stato di liberazione del dolore e da qualsiasi forma di piacere. Non si sfugge, il desiderio è presente in entrambi. Come ci si arriva? Non ci crederai: tramite la realizzazione della... Vacuità del Sé»! E che cos'è la pace se non l'assenza di conflitto?

Ecco cosa dice un'analisi del Corano:

“Come tutti sappiamo, Allah (SwT) ha creato varie dimensioni in noi: da un lato abbiamo l’anima, la coscienza, la dimensione spirituale; e dall’altro Egli ha creato elementi di ira e desiderio in noi stessi.

“Ira” è il potere o l’elemento che ripugna qualsiasi cosa che crediamo nociva per noi stessi; e “desiderio” è il potere interiore che attrae qualsiasi cosa che percepiamo come benefica per noi. C’è una lotta costante tra l’anima, la coscienza e la ragione da un lato e i poteri dell’ira e del desiderio dall’altro. Tutte le nostre emozioni e desideri fisici possono esser classificati nelle categorie dell’“ira” e del “desiderio”».

«Una bella disanima, non c'è che dire. Ma io la faccio più semplice: tu vedi il desiderio come qualcosa di trascendente, di ideale. Io lo accosto più alla fame, alla sete, al sesso e perfino al consumismo compulsivo».

«Non c'è nulla che non vada in quello che hai detto. Ma devi pensare che le cose sono un po' più sfumate. Anch'io sono d'accordo con i desideri primari, diciamo così, sulla loro necessità. Ma non sono questi i più interessanti per la nostra ricerca, qui nel Nulla.»

«Ammetterai però che dall'appagamento sessuale o da una bella bevuta per calmare la sete trai beneficio anche tu, dolcezza.»

«Che ti succede, a forza di disquisire sul desiderio, ora ti vengono in mente strani pensieri»?

Il suo sguardo ora mutò in quello di un felino bramoso che voleva tirarla un po' in lungo per assaporare meglio al sua vittoria.

«Lo sai che sono una ragazza molto sensibile... E poi, il diavolo non è così brutto come si dipinge.»

«Hai detto... “diavolo”»?

«Stavo giusto pensando...»

Sapeva che quando lei iniziava una frase del genere, un nuovo progetto si sarebbe delineato di lì a poco. Meglio farla tacere.
L'abbracciò, la guardò da vicino, respirò il magico profumo dei suoi capelli. Un lampo negli occhi gli fece capire che aveva ottenuto il permesso di baciarla.
Le sembrava di volare nel mezzo di in una dolce tempesta, estasiata dal dolce sguardo ceruleo di lui. Sentiva che insieme erano davvero perfetti.


Fu il tuo bacio, amore, a rendermi immortale (Margaret Fuller).